L'ansia è un campanello d'allarme che emerge dal profondo e avverte di un pericolo; se è contenuta ci avvisa solo di doverci impegnare, per esempio perché domani avremo un esame importante o un colloquio colloquio di lavoro. In questi casi l'ansia è funzionale alla nostra attività di ogni giorno e viene risolta immediatamente dopo l'evento che l'ha provocata. Oppure ci avvisa che dovremo risolvere un problema, altrimenti potrebbero esserci conseguenze negative (pagare le bollette, mettere la benzina se è finita, dare spiegazioni a qualche persona di un nostro comportamento di cui siamo consapevoli che non era corretto etc).

In altri casi l'ansia emerge dal mondo delle emozioni primarie, la paura di qualcosa che va indagata attentamente perché è  l'espressione di un conflitto interno. Può manifestarsi in forme psicosomatiche e cioè con sintomi fisici che non hanno un'origine strettamente organica, come in alcune forme di colite, gastrite etc; oppure attraverso sintomi più specifici, come la paura di spazi aperti e/o chiusi, una fobia specifica , cioè una paura molto intensa, in genere esagerata rispetto al pericolo reale.

La fobia specifica " è caratterizzata da un'ansia clinicamente significativa provocata dall'esposizione ad un oggetto o a una situazione temuti, che spesso determina condotte di evitamento " (DSM IV, p.435). La persona si rende conto dell'irragionevolezza della paura e del fatto che sia eccessiva ma non riesce a controllarla.

la fobia sociale è caratterizzata, secondo il DSM IV, da un'ansia eccessiva suscitata da prestazioni sociali che determina spesso comportamenti di evitamento di situazioni sociali. E' possibile che vi sia un conflitto tra esibirsi e non esibirsi, mostrarsi e nascondersi

Può altresì manifestarsi con ATTACCHI DI PANICO, che hanno una sintomatologia molto diffusa e intensa e spesso la persona che ne è colpita non conosce il motivo reale che li scatena.